La natura in Giappone è spettacolare, e come potrebbe essere diversamente in un arcipelago formato da migliaia di isole e ricoperto per il 75% da montagne e foreste?
E' praticamente impossibile non notare i cambiamenti che avvengono nel paesaggio durante l'anno, ma in particolare sono due i periodi in cui tutto il Paese si dedica a un'osservazione attenta (con relativi festeggiamenti): la primavera, caratterizzata dallo hanami e dai festival delle fioriture, e l'autunno, con i suoi colori sorprendenti.
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| Aceri a Kakunodate, Akita |
Per programmare al meglio gite o viaggi più impegnativi, i giapponesi seguono da inizio settembre le previsioni ufficiali dei colori autunnali, esattamente come fanno in primavera con la fioritura dei ciliegi. Queste previsioni vengono aggiornate con l'avvicinarsi del periodo, per dare l'opportunità a tutti di godere del massimo che questo spettacolo può offrire. Sono inoltre dettagliate per tipologia di foglie!
| Il parco di Nara in autunno inoltrato |
Il termine giapponese per colori autunnali/foglie autunnali è kōyō (紅葉), che si può leggere anche come momiji, il nome dell'acero giapponese. Sono infatti gli aceri a esplodere di colore più di tutti, da un delicato color ambra a un intenso rosso scuro passando per una serie di meravigliose sfumature difficili da immaginare. Per ammirare questo spettacolo, fin dall'antichità i giapponesi in autunno si dedicano al momijigari (紅葉狩り), letteralmente la "caccia alle foglie autunnali".
Non sono però soltanto gli aceri giapponesi i protagonisti dell'autunno: le previsioni mostrano anche il dettaglio del momento in cui gli alberi di ginkgo biloba saranno all'apice del loro colore migliore, il giallo dorato. Alcuni famosi viali costeggiati da alberi di ginkgo (ichō namiki 銀杏並木) vengono letteralmente rivestiti da un soffice tappeto di foglie a ventaglio, costantemente ripuliti dall'efficiente lavoro degli addetti al verde urbano che in questa stagione probabilmente fanno molti straordinari!![]() |
| Momiji rossi a Kakunodate, Akita |
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| Ginkgo del tempio Kokubunji di Takayama, Gifu |
Un consiglio di lettura legato a questa stagione? Eccolo!
Nagori, di Ryoko Sekiguchi (ed. Einaudi).
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| Copertina del libro "Nagori" di Ryoko Sekiguchi |
"Con nagori in giapponese si indica la fine della stagionalità di un frutto, di un ortaggio, di un dono della natura. Ma nagori assume anche le sfumature della nostalgia per una stagione giunta al termine e che ci lasciamo a malincuore alle spalle. Nagori annuncia una futura assenza: per ritrovare quell'odore, quel sapore, quell'emozione bisognerà aspettare un intero anno, non potendo far altro che conservarne il ricordo nella memoria dei sensi. Partendo da un'affascinante riflessione sul nostro legame con le stagioni e la natura, Ryoko Sekiguchi traccia un percorso incantevole attraverso l'arte, la letteratura, la gastronomia, e lo splendore millenario di saggezza e poesia del Giappone."




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