A ogni incontro del gruppo di lettura Monogatari Club, della durata di circa un'ora in orario serale, cerco sempre di portare almeno un assaggio di cibo giapponese (principalmente piccoli snack, come nel caso del nostro secondo incontro). Mi piace e mi sembra appropriato che mentre parliamo di letteratura giapponese ci immergiamo nel mondo dei protagonisti e degli autori anche con il senso del gusto, senza contare che a volte può essere anche questo uno spunto di conversazione.
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| Un giorno magari faremo un incontro così! (foto fatta in una caffetteria di Kyoto) |
Di questi tempi molti si avvicinano alla cucina giapponese frequentando ristoranti che di giapponese hanno poco o niente, ricavando spesso un'idea sbagliata dei cibi e dei gusti autentici che fanno parte della meravigliosa tradizione gastronomica del Giappone. Un po' come se all'estero giudicassimo cucina italiana la pizza e la pasta di certe catene americane... non si fa, giusto? E allora come ovviare al problema senza dover volare dall'altra parte del mondo? Con i libri giusti e un po' di sano entusiasmo ai fornelli!
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| Copertina di "Cucina giapponese di casa" |
Cucina giapponese di casa, di Harumi Kurihara (Ed. Guido Tommasi-Datanova)
Questo libro presenta molte preparazioni casalinghe, tra le più consumate dalle famiglie giapponesi. Le spiegazioni sono molto semplici e facili da seguire, e tutte le ricette sono accompagnate da bellissime fotografie. Da anni è il mio fedele alleato per i piatti del cuore, che ho fatto e rifatto molte volte.
La mia ricetta preferita qui è il nambanzuke.
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| Copertina di "Hiro Cartoon Food" |
Hiro Cartoon Food, di Hirohiko Shoda (Ed. Mondadori Electa)
Le ricette di questo libro sono ispirate a manga e anime, ma anche spunto per racconti personali dell'autore noto in Italia come "Chef Hiro". Anche in questo caso le spiegazioni sono molto chiare e adatte anche a chi non cucina molto, ma la cosa più bella del volume è tutto l'insieme di cibo e curiosità collegate.
La mia ricetta preferita qui è la cheesecake.
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| Copertina di "Wagashi" |
Wagashi, di Pasticceria Tomo (Ed. L'ippocampo)
Come da tradizione, dulcis in fundo! Wagashi significa letteralmente "dolce giapponese", e con questo nome si identificano tutti quei dolci che in Giappone sono nati e che fanno parte della tradizione del Paese. I più celebri wagashi sono quelli che si consumano durante la cerimonia del tè, ad esempio. Qui si alza l'asticella, perché i wagashi in alcuni casi richiedono una buona dose di manualità e pazienza, e a volte anche diversi tentativi! Il libro però fa del suo meglio per guidare il lettore e le fotografie sono dei piccoli capolavori.
La mia ricetta preferita qui è il sakura mochi.
E voi avete dei piatti preferiti o libri di cucina a cui vi ispirate per testare le vostre abilità? Lasciate un commento, è sempre bello scambiare esperienze e consigli su questo argomento!




A me piace anche leggere libri che raccontano storie attraverso quello che viene cucinato e mangiato. Anni fa ho letto un libro di un’autrice giapponese che mi era piaciuto molto. La protagonista, delusa della propria vita in città, torna in paese con solo una pentola con quello che usava come base per cucinare (e che le aveva dato la nonna, se non sbaglio) e apre un ristorante dove serve solo un cliente per volta e prepara un menu in base alle risposte ad un questionario che invia al momento della prenotazione… non ricordo proprio il titolo però!
RispondiEliminaGrazie per il commento! Capisco benissimo, il mio primo amore letterario giapponese è stato “Kitchen” di Banana Yoshimoto! Invece il libro di cui parli è “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Ogawa. Un altro bel libro che mi viene in mente in argomento è “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa, oppure “Butter” di Asako Yuzuki. Ma la lista sarebbe davvero infinita!
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